Cardiotomo (Saati)
Si tratta dell'applicazione più avanzata dei tessuti tecnici SAATI in ambito medicale; da essa dipende la vita del paziente durante le operazioni a cuore aperto.
In cardiochirurgia, la procedura di circolazione extracorporea prevede l'utilizzo di una pompa e di un ossigenatore dedicati, interconnessi al dispositivo qui mostrato, che contiene la riserva di sangue e i filtri destinati a garantire la rimozione di qualsiasi particella estranea, prima che il sangue venga reimmesso nel corpo del paziente.
Nella fattispecie i filtri sono due, entrambi realizzati con tessuto tecnico SAATI di grado medicale e di idoneo micronaggio.
L'elemento plissettato visibile all'interno del corpo trasparente ha la funzione di filtrare il sangue aspirato dal campo operatorio, che potrebbe essere contaminato da piccole particelle e deve quindi essere perfettamente filtrato prima del ricircolo verso il paziente.
Invece, il componente di forma tronco-conica è il cosiddetto filtro venoso, destinato a filtrare il sangue ancora non ossigenato proveniente dal paziente, garantendo una filtrazione spinta fino a 50 micron, pur mantenendo un ottimo flusso (circa 5 litri/minuto) con minime perdite di carico, grazie alla struttura in tessuto monofilo. Parimenti importante è la capacità di questo materiale di "debollare" il sangue, ovvero di rimuovere anche le più piccole bolle di aria generate nel flusso extracorporeo, che potrebbero causare pericolosi emboli dopo il ritorno nel corpo del paziente.
Il sistema viene completato con un terzo filtro, denominato filtro arteriale. Esso costituisce l'ultima barriera prima del ricircolo del sangue ossigenato verso il paziente, ed è realizzato con tessuto medicale SAATI di micronaggio estremamente spinto, con apertura maglia da 25 a 40 micron.
In tutti i casi i filtri sono realizzati con polimero di grado medicale, opportunamente trattato e sterilizzato per raggiungere i massimi livelli di biocompatibilità, certificati secondo i più rigorosi standard del settore (USP classe VI)